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Alla zoppa retorica degli Schutzen -in buona fede per alcuni, in mala fede per altri-, si contrappone l'evidenza storica documentale.

A Roma, il 7 aprile 1926, appena uscito quasi illeso dall’attentato subito ad opera dell’irlandese Violet Gibson, Mussolini alle 16,30 a Palazzo Vidoni alla presenza dei membri del governo dette una risposta, anche se indiretta, alla “dichiarazione di guerra” della massoneria. Egli, fra l’altro, disse:<< Noi rappresentiamo un principio nuovo nel mondo, noi rappresentiamo l’antitesi netta, categorica, definitiva della democrazia, della plutocrazia, della massoneria di tutto il mondo, per dirla in una parola, degl’immortali principi dell’89>>.

116 anni dopo l’esecuzione capitale di Andreas Hofer, Benito Mussolini con forza dichiara di combattere contro i principi illuministici massonici, gli stessi per la quale si era battuto Andreas Hofer.

(B.N. 15-16/10/1921) Partiti da Bolzano (il giorno 13!) i due reali dopo la sosta a Chiusa erano giunti a Bressanone, dove hanno parlato il principe vescovo Johannes Raffl ed il vicesindaco Widmann. Il Re ha erogato nell'occasione cinquemila lire per i sinistrati dall'incendio di Luson (14 case, 2 fienili e la chiesa distrutti). Si sono poi fermati per il pranzo a Colle Isarco all'hotel "Gröbner". A Vipiteno discorso del sindaco Stifter davanti al Municipio.

Volendo fare dell'ordine in queste notizie frammentarie, la visita dei reali può essere riassunta così: in treno da Trento al Brennero (benedizione del cippo di confine), con tappe a Bolzano, Chiusa, Bressanone, Vipiteno e Colle Isarco. Sulla via del ritorno la Regina ha ripreso il treno per raggiungere Merano, mentre il Re è salito in macchina, ha superato il passo del Giovo, e - atto di squisita sensibilità politica - si è fermato a rendere omaggio all'eroe tirolese Andreas Hofer nella sua casa di San Leonardo in Passiria. Questo particolare non appare nelle Bozner Nachrichten, ma nel Tiroler. Ha poi proseguito per Merano ove ha raggiunto la Regina Elena.

 (Prov.BZ 6/12/1927) Nella Casa del Fascio di via Gilm si tiene la conferenza inaugurale della Dante Alighieri. L'onorevole Giarratana parlerà di Andrea (sic) Hofer.

Incontro di calcio tra Bolzano e il resto della provincia. I bolzanini vincono per 5 a 1.

La statua dedicata ad Andreas Hofer nella città di Merano (fuori dal piazzale della stazione ferroviaria) è stata eretta nel 1920.

Citazione (B.N. 15-16/10/1921), (B.N. 15-16/10/1921) e foto caserma Andreas Hofer tratte dalla raccolta storica di Ettore Frangipane, che a Bolzano ha scritto una serie di volumi con foto e documenti a partire dai primi del 900.

Le immagini del rifugio e della Val Gardena tratte dalla rivista L’Illustrazione fascista, 8 settembre 1929, n°36.