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La polemica innescata in merito al tatuaggio dello svastica, da l’occasione per ricordare, chiarire alcune questioni su fenomeni storico - politici  del secolo 900.

Ad esempio sappiamo dal libro: "DITTATURE: la storia occulta" D.ssa Antonella Randazzo, che senza i finanziatori dell’alta finanza americana ed inglese Adolf Hitler non sarebbe mai arrivato al potere. Tra i molti elargitori di capitali troviamo nomi appartenenti all’ebraismo.  Ford, Rockefeller, Alfred Kurzmeyer, James Forrestal, Warburg, Harriman; quest’ultime due famiglie sostennero finanziariamente le ricerche eugenetiche dello psichiatra Ernst Rudin. La legge elaborata da Rudin nella Germania nazionalsocialista traeva ispirazione dalle precedenti leggi americane. 

In Germania venne attuata una ricostruzione mirata ad assoggettare il paese al capitale Usa. I cartelli industriali, che si imponevano nell'economia tedesca (Vereinigte Stahlwerke, I.G. Farben, General Electric, Standard Oil, International Telephone and Telegraph ecc.), avevano nel loro consiglio di amministrazione finanzieri americani. La stessa famiglia Roosevelt aveva grandi interessi legati alla General Electric (faceva parte degli azionisti di maggioranza), che fu una delle più grandi società sostenitrici di Hitler.

La finanza inglese, come quella americana, metteva al di sopra di tutto, anche della sicurezza nazionale ed europea, le speculazioni. A partire dal 1920, i grandi e potenti gruppi economici, come la Banca J. P. Morgan & Co., sovvenzionarono l'economia e la politica tedesca. Montagu Norman, governatore della Banca d'Inghilterra, e George L. Harrison, capo della Federal Reserve, iniziarono un serrato controllo dell'economia di molti paesi europei, col pretesto di dover "stabilizzare le politiche nazionali".

Il Comunismo in Russia fu finanziato con 20 milioni di dollari da Jacob Schiff (Ebreo), lo stesso dell’azienda di New York Kuhn, Loeb & Co., una filiale Americana della rete dei Rotschild (http://antimassoneria.altervista.org/wp-content/uploads/2015/09/sion-e-il-re-del-mondo-copy.pdf)

<<William Boyce Thompson versa personalmente un milione di dollari ai bolscevichi in Russia, in occasione di una sua visita a Pietroburgo nel 1917 al seguito di una missione della Croce Rossa internazionale.

Oltre ai versamenti a titolo personale da parte di simpatizzanti dichiarati, ai bolscevichi vengono devoluti fondi da società bancarie e dai consigli di amministrazione di importanti multinazionali. Le varie iniziative vengono accentrate e coordinate sotto il nome di associazioni e di leghe per la cooperazione economica internazionale, quasi tutte con sede in un grattacielo – di proprietà dell’assicuratrice Equitable Life, controllata dalla famiglia Rockefeller – situato al numero 120 di Broadway a New York.

Per fare giungere i fondi in territorio russo vengono predisposte “catene” di intermediazione internazionale costituite da istituti bancari corrispondenti, i quali operano lungo un itinerario che inizia negli Stati Uniti, prosegue attraverso paesi neutrali e si conclude in Russia. “Catena” tra le più note e più efficienti sembra essere stata quella – già attivata agli inizi del primo conflitto mondiale – organizzata dalle banche che fanno capo al Morgan Guaranty Trust e che fanno perno sulla Nya Bank di Stoccolma, diretta da Olof Aschberg, uno dei più affezionati “padrini” capitalistici del regime sovietico. I collegamenti con la casta rivoluzionaria in Russia erano tenuti da un importante – e altrettanto misterioso – agente bolscevico di nome Jacob Fürstenberg, detto “Ganetzki” oppure “Hanetzki”. Una seconda “catena” partiva, invece, dalla Banca Franco-Russa diretta da Dimitri Rubenstein, passava attraverso Olof Aschberg a Stoccolma e si chiudeva a Pietroburgo, con la banca di Abraham Givatozvo, simpatizzante del nuovo regime e cugino di Lev Trotzskj e di Lev Kamenev. In questo ambiente discreto primeggia la figura enigmatica e sinistra del rivoluzionario bolscevico – e, forse, più che bolscevico, rivoluzionario “puro” – Aleksandr Izrail Lazarevic Helphand, detto “Parvus”, cui Aleksandr Solzenycyn dedica molte pagine del suo Lenin a Zurigo>> (Quaderni di Cristianità, anno I, n. 1, primavera 1985).

Tra i maggiori finanziatori del fascismo spiccano il banchiere Giuseppe Toeplitz e l’industriale Cesare Goldmann, quest’ultimo mise a disposizione una sala in piazza San Sepolcro a Milano, dove furono fondati i fasci d’azione di combattimento.

Lo scrittore ebreo Simon Schama nel suo libro “Two Rothschilds in the Land of Israel”, racconta che a finanziare e a fondare lo stato d’Israele è stata la famiglia Rothschild, la stessa che finanziò anche il nazionalsocialismo tedesco e il bolscevismo russo.

“Stato” d’Israele che nel luglio del 2018 il suo governo ha approvato la legge che definisce Israele "Stato del popolo ebraico". La norma definisce il paese "lo stato nazionale per il popolo ebraico", rende l'ebraico la lingua nazionale e afferma che "gli insediamenti ebraici (in Israele) sono nell'interesse nazionale" (http://www.ilgiornale.it/news/mondo/israele-approvata-legge-definisce-stato-popolo-ebraico-1555349.html).

Il 28 febbraio 2019, l’Onu condanna Israele: uccide bambini! I cecchini israeliani hanno sparato e ucciso bambini. Una Commissione d’inchiesta dell’Onu, la quale investigava sulle proteste palestinesi nella Striscia di Gaza, ha raccolto prove e testimonianze di uccisioni indiscriminate ad opera dei militari di Tel Aviv. Il presidente della Commissione Onu, l’argentino Santiago Canton, ha dichiarato: «I militari israeliani hanno violato la legge internazionale sui diritti umani e del diritto umanitario»; poi ha aggiunto: «L’indagine ha evidenziato ragionevoli basi per ritenere che i cecchini israeliani abbiano sparato a giornalisti, sanitari, bambini e persone con disabilità, sapendo che erano chiaramente riconoscibili in quanto tali» ed ha azzardato (è il caso dirlo perché attaccare Israele è sempre un boomerang): «Alcune di queste violazioni potrebbero costituire crimini di guerra o crimini contro l’umanità» (https://internettuale.net/3039/lonu-condanna-israele-uccide-bambini).

La giornalista Fiamma Nirestein sionista tutta d’un pezzo, per sua stessa ammissione, in un’intervista alla Jewish World Review del 15 luglio 2003, spiegava «How I became an unconscious fascist»,come sono diventata una fascista inconscia, abitando in Israele e prendendo parte alle lotte contro la razza inferiore. Una fascista così fanatica, raccontò, «che un famoso scrittore israeliano mi ha detto al telefono un paio di mesi fa: tu sei diventata una estremista di destra>>. 

“Salvini è un personaggio inquietante”, parola di Bernard Henri Lèvy. Il filosofo francese e consulente di Emmanuel Macron, ospite di Sky TG24 Mondo, ha infatti definito con queste parole il vicepremier e ministro italiano. Secondo Lèvi, Salvini “dice di non essere fascista o di non essere serio quando dice frasi su Mussolini. Ora qualcuno gli crede, ma un giorno potremmo dire ‘Attenzione, avrei dovuto prenderlo sul serio”.

74 anni fa si concludeva irreversibilmente la storia del nazionalsocialismo in Germania, ma pare che l'ideologia nazionale e razzista abbia trovato un'altra nazione pronta a farla propria.  D’altro canto tra il concetto di  razza ariana e popolo eletto non passa grande differenza!

ps. articolo di riferimento:   https://www.lavocedeltrentino.it/2019/03/07/trentino-alleanza-per-israele-il-nazismo-deve-rimanere-fuori-dalle-istituzioni-2/?fbclid=IwAR00yWxrUNbycbODOBssa8e9Tir8in1GN_ySpNUGZrsgoXsLEXEnZT4II2M