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“…..Fratelli camiti, ricordate la storia del Re nudo (azz..è una storia bianca)? Occhio a pretendere di cancellare tutto ciò che è BIANCO, perché potreste rimanere senza niente!! 10, 100, 1000 Thomas Sankara, orgoglio del continente africano e della RAZZA UMANA….”.

In ginocchio Toloj, Emerson, Pessina, Bernardeschi e Belotti, calciatori della nazionale di calcio italiana. Sono anti razzisti? Boh, certamente ignoranti, privi di logica, strumenti di menti perverse altrui.

Per quanto crudele agli occhi dei moderni la schiavitù  -crudeltà non pervenuta per la macellazione di cuccioli di uomo attraverso aborto- , la mercificazione per sfruttamento di uomini bianchi e neri è vecchia come il mondo. Nel caso della tratta di schiavi africani, si omette di dire, che era una pratica consolidata interna  al continente africano, ovvero, vi erano delle tribù -le più forti- che schiavizzavano e commerciavano altri africani subsahariani.

I portoghesi avevano iniziato la navigazione lungo le coste africane sin dal XV secolo, ciò nonostante fu solo verso la metà del XIX secolo, cioè quattro secoli dopo, che gli europei misero piede  nelle aree interne del continente africano. A fermarli, fu la barriera delle malattie africane, così come riportato dallo storico Daniel Headrick, nel suo Il predominio dell’Occidente. Il che significa che gli europei si limitavano ad acquistare gli schiavi sulla costa. In altre parole, non è possibile affrontare la questione della tratta negriera atlantica -quella appunto gestita dagli europei-, senza prendere in considerazione il ruolo, assolutamente decisivo, giocato in essa dagli stessi africani. Lo storico Pétré-Grenouilleau, riporta, che quanto ai prigionieri deportati nelle tratte atlantiche, soltanto il 2% circa fu direttamente razziato dai negrieri occidentali, mentre «il 98% dei prigionieri era dunque acquistato da venditori africani.

Un esempio su tutti quello di Hamed bin Mohammed bin Juma bin Rajab bin Mohammed bin Said el Murgebi alias Tippu Tip:  era un mercante tanzaniano, uno dei maggiori mercanti. Si diceva che fosse in grado di procurare qualunque quantità di schiavi, di consegnarli in qualunque luogo del continente e di procurarli garantiti per età e salute. Aveva accordi con tutti i capi tribù dell’Africa orientale.

Gli islamici, dal VII° secolo (quando è nato l’Islam) fino al XXI° secolo sono stati autori della schiavitù di circa 20 milioni di neri.

Ciò scritto, ai promotori del Black Lives Matter e del conseguente “cancel culture”, va chiesto, perché interessa loro l’umiliazione e colpevolizzazione dell’ etnia bianca, se allo stesso tempo non rinunciano a tutto ciò che è di loro uso e consumo? Perché non rinnegano la lingua inglese, mi riferisco agli afro americani, o ad altre lingue di derivazione indoeuropea per gli afro presenti in altre nazioni? Perché non rinunciano a case, automobili, cibo, programmi radio, televisivi…..potrei scrivere una enciclopedia di ciò che hanno inventato e costruito i bianchi, e che i neri che pretendono il cancel culture ne usano e abusano grandemente. Per assurdo, se oggi, molti neri sono sportivi, attori, cantanti affermati, lo devono alla schiavitù, quella schiavitù che per il 98% fu operata da altri neri africani!

Fratelli camiti, ricordate la storia del Re nudo (azz..è una storia bianca)? Occhio a pretendere di cancellare tutto ciò che è BIANCO, perché potreste rimanere senza niente!! 10, 100, 1000 Thomas Sankara, orgoglio del continente africano e della RAZZA UMANA.