Coloro che si strappano le vesti per la polemica innescata dal CAI, nel rispetto per la croce, e quel che rappresenta per i moderni, come vivono in cuor loro tutto ciò che la oltraggia, aborto, divorzio, sessualità disordinata…?

A parte l’introduzione polemica, ai cultori dell’incultura, brevemente cerco di spiegare, che la croce è il simbolo per eccellenza del cristianesimo, ma che ha origine con la creazione del mondo stesso.

Axis Mundi, ovvero la CROCE, nonché ALBERO della VITA, la funzione di collegare Cielo, Terra e Inferi.

Albero dell’Eden, Albero norvegese Yggdrasil, indù Ashvattha, Gogard l’albero della vita ellenico, il tibetano Zampur, Albero Santo fatto da Ahura Mazda…..

«Nei miti e nelle leggende sull'Albero della Vita abbiamo spesso trovato implicita l'idea che esso si trova nel centro dell'Universo e collega Cielo, Terra e Inferno. Questo dettaglio di topografia mitica ha valore particolarissimo nelle credenze dei popoli nordici, sia altaici che germanici e centro-asiatici, ma la sua origine è probabilmente orientale (mesopotamica).» ( Mircea Eliade, Albero - "Axis Mundi", in Trattato di storia delle religioni, Torino, Boringhieri, 1984, pp. 384 e ss..)

«L'albero, secondo questi miti, esprime la realtà assoluta nel suo aspetto di norma, di punto fisso, sostegno del Cosmo. È il punto d'appoggio per eccellenza. Di conseguenza, le comunicazioni col cielo possono avvenire soltanto intorno a esso, o addirittura per suo tramite.» (Mircea Eliade, 1984, pp. 384 e ss.)

Il simbolo è universale, così antico e così sacro che è difficile fare uno scavo nelle antiche città senza trovarlo, si trova dappertutto inciso sulle rocce nell’Asia Centrale, come Tau e Svastica, nella Scandinavia pre-cristiana; fu trovato da Schliemann in abbondanza nelle due forme, quando scavò in quelle rovine che lui riteneva essere di Troia.

Lo Swastika (etimo di origine sanscrita dal termine maschile svastika. La prima parte della parola è composta dal prefisso SV – che significa “bene” e da ASTI coniugazione del verbo essere. Svasti significa stare bene. Il suffisso -KA è un diminutivo, per cui svastika è traducibile letteralmente “cosa che porta benessere”, portafortuna), conosciuto in Occidente anche come Croce Gammata presso i popoli latini, Tetraskelion in Grecia, Hakenkreuz (Croce Uncinata) in tedesco e Fylfot nell’antica Inghilterra. L’ origine remota del simbolo a dispetto di qualunque datazione ufficiale è da rintracciare nel periodo post-iperboreo.

In un’opera del prof. Khun (1886) contestata e poi rivalutata da Giorgio de Santillana (il Mulino di Amleto, Adelphi-), la Pro-metis è fatta risalire alla parola sanscrita Pramantha, il bastoncino  tramite cui si ottiene per sfregolamento con moto rotatorio il fuoco sacro. L’Athara-Veda afferma che i bastoncini del fuoco appartengono allo Skambha, all’asse del mondo (AXI MUNDI/CROCE/ALBERO), così Prometeo, il Pramantha s’identifica con lo skambha o asse del mondo. Il prof. Khun afferma che il termine sanscrito manthami, passò nella lingua greca divenendo manthano cioè apprendere, appropriarsi di conoscenza, da cui la parola pro-menthia o preveggenza. Prometeo che ruba il fuoco della procreazione per donarlo agli uomini, è innegabilmente l’origine del suo nome in Pramantha.

Gli antichi Ariani avevano come simbolo gli Agni di Fuoco e la Croce. Ogni volta il devoto indù desidera adorare Agni e ottenere il fuoco sacro usa due pezzi di legno disposti a croce, e da turbinio peculiare e il fuoco attrito ottenuto per il suo sacrificio; in alcuni casi i legni sono ritualmente fissati alla terra con 4 chiodi. Il bastone centrale, il Pramantha è il quinto punto, il chiodo di legno rotante. Il simbolo è una variante dello svastika che è così associata a Prometeo, che per inciso era incatenato o crocifisso alla roccia.