
Adam (edom) Adamo in lingua ebraica Rosso (sangue)
Jafet significa bello, un appellativo che gli veniva attribuito per via dei capelli biondi e gli occhi chiari (di Albert Abou Abdallah, Roberto Sorgo, Religioni ieri e oggi: storia, idee, società, p.24), figlio di Noè da cui discendono i popoli bianchi.
Esaù, soprannominato edom, ovvero il rosso. La bibbia descrive Esaù dai capelli rossi.
Re Davide, “era fulvo (colore biondo tendente al rosso), con begli occhi e bello di aspetto”, Primo libro di Samuele; lo stesso libro aggiunge che Davide è anche discendente di Miriam, sorella di Mosè, pertanto Davide è anche danita.
Zorobabele deve aver avuto un ascendente particolare sulla casa regnante babilonese, abbastanza da sposare Amytis, la figlia di Awil-Marduk (figlio di Nabucodonosor II e di Nitokris, figlia a sua volta del faraone Necho II). Da Amytis Zorobabele ebbe un figlio, Shazrezzar, antenato della linea “Abiudita” in cui si innesta Giuseppe, padre di Gesù. Dallo stesso ramo emergeranno i “re-pescatori” di Francia, i Merovingi.
Zorobabele ebbe altre due mogli: la principessa persiana Rhodah (figlia di Gobryas, nipote a sua volta, per via materna, del re caldeo Nabopolassar II) e la principessa ebraica Esthra, sua cugina. Dalla prima ebbe Reza, antenato della linea “Rhesaita” che diede i natali a Giuseppe d’Arimatea e a Maria madre di Gesù. Rhodah sposò in seconde nozze il principe persiano Hystaspes (figlio di Arsames, figlio a sua volta del principe persiano Aria-Ramnes). Il loro figlio, Dario I, succedette a Cambise II sul trono di Persia.
Il “compagno” Barbero e l’ebreo Paolo Mieli non se la sentono di negare l’esistenza di Gesù, anzi….
https://www.youtube.com/watch?v=0a4rsvyj2vA
A ridosso delle festività natalizie mi permetto una breve riflessione sul significato della parola NATALE. Natale deriva dall'aggettivo latino natalis, ossia "di natale, di nascita". Anche la parola Nazione, trova la sua radice nell’avverbio nascita.
Ciò significa, che si è titolati a sentirsi appartenente ad una nazione perché, in quella nazione si è nati. Un uomo, si sente così visceralmente legato alla nazione dove è nato, fino a chiamarla patria, sentendola intimamente propria, come una proprietà privata, come se fosse la propria casa! Si, la propria nazione va intesa come una propria casa, uno spazio privato, che solo le persone titolate hanno diritto di abitarvi. Questo inalienabile diritto è sancito da semplici condizioni, il sangue versato per la difesa della propria nazione, ed il sangue disposto a versa per essa!
Proprio come si farebbe in maniera più circoscritta per la propria casa! Chi permette (interessatamente) l'invasione di allogeni del nostro "PAESE", permettendo la violazione della nostra proprietà privata collettiva, non può pensare di superare l'ostacolo, immaginando e convincendo i più tiepidi di cuore, che introducendo lo ius soli ed abrogando ius sanguinis, possano superare l'ostacolo del "Natale", perché la condizione per abitare in una proprietà privata è proprio il sangue, che non va inteso in senso razziale, ma in senso di contributo estremo (la vita) a difesa della propria proprietà privata, la nostra NAZIONE(nascita)!
Con gran vigore, un santo e gran Natale, per la nostra NAZIONE benedetta dal bambin Gesù, che nacque e morì ucciso (terzo giorno resuscitò secndo le scritture) per volontà del sinedrio in Palestina.
“Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma spada.” Marco 10:34. Viva Gesù Bambino
Emilio