Ho seri dubbi che non vi siano state famiglie italiane che avrebbero potuto occupare l’alloggio di Doss Trento. Però ci si sarebbe dovuti meravigliare se ad occupare la casa all’ombra del mausoleo di Battisti sarebbero stati proprio degli Italiani. Una società dove gl’immigrati che spacciano, stuprano, uccidono sono esenti da colpe, che le loro azioni trovano giustificazione nel comportamento brutto e cattivo dei bianchi e razzisti italiani, tutto quadra. Se i modelli d’italianità sono Mario Balotelli, Paola Egonu, Miriam Sylla, Cécile Kyenge è normale che si continui a discriminare gl’italiani “vecchio stampo” a vantaggio dei nuovi i”D”aliani.
Un tempo in cui si può dubitare dell’esistenza di Dio, bestemmiarlo, ma che non si può mettere in discussione la storia, è normale dissacrare tutto e tutti, sì, perché che piaccia o no, Doss Trento è un luogo simbolo, sacro, perché raccoglie le spoglie di un combattente, morto per un’idea, condivisibile o meno, a favore o contro, ma morto fieramente per un suo convincimento. Cesare Battisti non fu un traditore, così allegramente e vigliaccamente come pochi e marginali omuncoli lo descrivono, fu un uomo con sensibilità diverse. I traditori sono vigliacchi, mai metterebbero a repentaglio la propria vita, tanto meno ma soprattutto per un’idea; Cesare Battisti lo ha fatto. Cesare Battisti, per la sua storia e ideali non mi rappresenta, ma che valuto per il coraggio che ha sempre dimostrato, anche durante il suo ultimo respiro, immortalato da una fotografia (quella foto mi ha fatto cambiare idea su Cesare Battisti). Cesare Battisti fu socialista, e forse oggi anche lui sarebbe globalizionista, era massone motivo in più per credere che oggi sarebbe stato globalizionista, ma in questo caso ne i Se ne i Ma possono dare delle certezze, non è però opinabile che chi con la storia del Trentino, dell’Italia e dell’Europa non ha avuto nulla a che fare, non ha avuto antenati che hanno combattuto e perso la vita, devono stare lontano dalle nostre sacre reliquie, si perché è il sangue dei nostri antenati che ha inzuppato i nostri suoli che li ha resi sacri, irrinunciabili, sempre difendibili. È il sangue che costituisce e rende consapevole un popolo non l’inchiostro!! Come diceva Tolkien, le radici profonde non gelano mai.
Ho seri dubbi che non vi siano state famiglie italiane che avrebbero potuto occupare l’alloggio di Doss Trento. Però ci si sarebbe dovuti meravigliare se ad occupare la casa all’ombra del mausoleo di Battisti sarebbero stati proprio degli Italiani. Una società dove gl’immigrati che spacciano, stuprano, uccidono sono esenti da colpe, che le loro azioni trovano giustificazione nel comportamento brutto e cattivo dei bianchi e razzisti italiani, tutto quadra. Se i modelli d’italianità sono Mario Balotelli, Paola Egonu, Miriam Sylla, Cécile Kyenge è normale che si continui a discriminare gl’italiani “vecchio stampo” a vantaggio dei nuovi i”D”aliani.
Un tempo in cui si può dubitare dell’esistenza di Dio, bestemmiarlo, ma che non si può mettere in discussione la storia, è normale dissacrare tutto e tutti, sì, perché che piaccia o no, Doss Trento è un luogo simbolo, sacro, perché raccoglie le spoglie di un combattente, morto per un’idea, condivisibile o meno, a favore o contro, ma morto fieramente per un suo convincimento. Cesare Battisti non fu un traditore, così allegramente e vigliaccamente come pochi e marginali omuncoli lo descrivono, fu un uomo con sensibilità diverse. I traditori sono vigliacchi, mai metterebbero a repentaglio la propria vita, tanto meno ma soprattutto per un’idea; Cesare Battisti lo ha fatto. Cesare Battisti, per la sua storia e ideali non mi rappresenta, ma che valuto per il coraggio che ha sempre dimostrato, anche durante il suo ultimo respiro, immortalato da una fotografia (quella foto mi ha fatto cambiare idea su Cesare Battisti). Cesare Battisti fu socialista, e forse oggi anche lui sarebbe globalizionista, era massone motivo in più per credere che oggi sarebbe stato globalizionista, ma in questo caso ne i Se ne i Ma possono dare delle certezze, non è però opinabile che chi con la storia del Trentino, dell’Italia e dell’Europa non ha avuto nulla a che fare, non ha avuto antenati che hanno combattuto e perso la vita, devono stare lontano dalle nostre sacre reliquie, si perché è il sangue dei nostri antenati che ha inzuppato i nostri suoli che li ha resi sacri, irrinunciabili, sempre difendibili. È il sangue che costituisce e rende consapevole un popolo non l’inchiostro!! Come diceva Tolkien, le radici profonde non gelano mai.