!n questi giorni si è consumata un’azione meschina -pare commessa dagl’ anarchici- contro la chiesa di S. Rocco di Rovereto (http://www.ilgiornale.it/news/cronache/rovereto-incendio-chiesa-san-rocco-aperta-indagine-1627720.html), obbiettivo scelto perché ha ospitato un presepe che ricordava il dramma dell’aborto.
Una schiera di politici ha manifestato vicinanza e solidarietà nei confronti del parroco della chiesa in questione, con la ferma condanna dell’atto. Però ho constatato, che tra coloro che ha espresso indignazione per l’accaduto e vicinanza per il reverendo, nessuno ha speso una parola sul motivo che ha spinto gli anarchici a commettere l’incivile gesto, ovvero la contrarietà alla cultura della vita, la volontà di sposare la selvaggia idea che i cuccioli di uomo possono essere eliminati come fossero degli oggetti già dal grembo materno.
Le forze che si scagliano contro coloro che non condividono la pratica dell’aborto è violentissima e non vi è angolo della terra dove le angeliche creature non siano esposte a politiche erodiane.
In New Jersey, all’esterno di una clinica della Planned Parenthood, 4 frati dell’ordine religioso dei francescani del rinnovamento, con il fine di sensibilizzare sugli aspetti abortivi, limitandosi nell’omaggiare rose rosse alle donne incinte che si approssimavano a sottoporsi a pratica abortiva, sono stati arrestati.
Purtroppo, le statistiche compilate da Worldometers indicano che nel 2018 ci sono stati quasi 42 milioni di aborti in tutto il mondo.
Ma tutto questo è davvero umano?
In Italia l’aborto diventa legge durante uno dei governi Andreotti. In seguito il già senatore a vita ha sempre raccontato di essersi pentito di aver permesso tale legge; pentimento confermato recentemente dalla figlia di Andreotti.
Quando si parla di aborto, non si tiene conto della fondamentale differenza che passa tra FORMA e SOSTANZA. I sostenitori dell'aborto - Suppongo in buona fede- si limitano alla FORMA, ovvero considerano degno di vita un essere quando ha maturato interamente le fattezze umane, invece chi contrario all'aborto -vedi il sottoscritto- guarda alla sostanza, ovvero alla nuova vita fino dal principio, sì perchè dall'atto del concepimento esiste già un altro uomo, un uomo che necessità di 9 mesi per svilupparsi. Non è solo il mio istinto, la mia piccola intelligenza, la mia fede religiosa a far maturare queste convinzioni, ma si trova riscontro nella così tanto "amata" scienza. Riporto a seguire il giudizio di eminenti medici del "settore".
Ippocrate ritenuto il padre della medicina, nel suo giuramento esplicita senza possibilità di interpretazioni la sua contrarietà all'aborto.
Bernard Nathanson durante gli anni giovanili si schierò decisamente in favore della libertà di scelta della donna, e realizzò un aborto su una donna che lui stesso aveva messo incinta. In seguito acquisì notorietà quando divenne membro fondatore della National Association for the Repeal of Abortion Laws (Associazione Nazionale per l'Abrogazione delle Leggi sull'Aborto, oggi NARAL Pro-Choice America). Lavorò con Betty Friedan ed altri per la legalizzazione dell'aborto negli Stati Uniti. I loro sforzi ebbero successo quando si produsse la celebre decisione Roe v Wade. Durante un periodo di tempo fu anche direttore del Center for Reproductive and Sexual Health ("Centro per la Salute Riproduttiva e Sessuale"), la più grande clinica di aborti di New York. Nathanson ha scritto che fu responsabile di oltre 75 000 aborti durante la sua militanza per la libertà di scelta. Negli anni settanta lo sviluppo degli ultrasuoni lo portò a riconsiderare il suo punto di vista sull'aborto, e divenne un forte sostenitore del movimento per la vita. Nel 1984 realizzò il documentario The Silent Scream (Il grido silenzioso), che mostrava un aborto attraverso l'ecografia. Il suo secondo documentario, Eclipse of Reason (Eclisse della ragione), analizzava invece la tematica degli aborti tardivi. Affermò anche che il numero in passato citato dal NARAL sul numero di aborti illegali erano "numeri falsi".
“La vita inizia quando i 23 cromosomi maschili si fondono coi 23 cromosomi femminili. Lo zigote ha in sé già tutto” - dott. Giorgio Pardi che oltre ad essere stato presidente della Società italiana di medicina perinatale e presidente dell’Associazione ginecologi universitari italiani, godeva di una fama che oltrepassa l’oceano, si è sempre dichiarato ATEO.
L’aborto non riguarda solo le donne, le donne non devono avere l’arroganza nel credere e pensare che la gravidanza riguardi solo loro. Il “seme” non è una parte marginale per la produzione dei frutti, così come non è marginale il campo da seminare, entrambi dipendono gli uni dall'altro, ed in entrambi casi nessuno è più padrone dell'altro. Nessuno è padrone, ma entrambi custodi del frutto, perchè seme, terra, frutto sono elementi dipendenti uno dall'altro, ma allo stesso tempo, cose distinte tra loro, così com'è per la Santissima Trinità!
L’aborto volontario è sempre una ingiustificabile barbarie, poniamo fine al sacrificio di cuccioli di uomo indifesi immolati criminalmente sull’altare della cultura dell’incultura della morte.