Lenin ammise di “aver collocato la dittatura mondiale del proletariato e la rivoluzione mondiale al di sopra di ogni vittima nazionale” (Relazione del CC all’VIII° congresso del Partito Comunista Russo dei bolscevichi).
Dando seguito al pensiero di Lenin, nel 1924 venne creata l’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche: l’URSS. La dichiarazione istitutiva dell’URSS proclamava che l’URSS rappresentava soltanto il primo decisivo sulla via della creazione della Repubblica Socialista Mondiale, in previsione del progressivo dilatarsi del numero di repubbliche membri dell’unione, che avrebbe infine conglobato il mondo intero dell’URSS. La dichiarazione istitutiva dell’URSS altro non era che un’aperta e diretta DICHIARAZIONE DI GUERRA AL RESTO DEL MONDO.
L’URSS per liberare il mondo dalla schiavitù della borghesia, intanto avrebbe dovuto “conquistare” l’Europa, ma per farlo avrebbe dovuto iniziare con “liberare” la Germania.
I sovietici ne erano coscienti, e si organizzarono in tal senso. Crearono centinaia di divisioni e massicci armamenti per combattere in Europa, non adatti in territorio russo, una guerra di aggressione.
Era pronto il nome dell’operazione di guerra e la data d’Inizio: “Operazione GROZA (Tempesta), 6 luglio 1941. Il generale d’armata S.P. Ivanov conferma questa data: “…Le truppe tedesche sono riuscite a anticiparci esattamente di due settimane” (Viktor Suvorov, Stalin, Hitler la rivoluzione bolscevica mondiale pag. 466).
“Ci preparavamo in tutto e per tutto a una guerra offensiva. E non fu colpa nostra se non fummo noi a effettuare l’aggressione” (Maggiore generale P.G. Grigorenko).
Ammiraglio di armata dell’Unione Sovietica N.G. Kuznecov (nel 1941 ammiraglio, Commissario del popolo della Marina militare dell’Urss, membro del CC, membro del Quartier Generale del Comando supremo fin dal momento della sua costituzione): “per me un fatto era certo, Stalin non solo non escludeva la possibilità di una guerra con la Germania di Hitler, ma anzi la considerava inevitabile. Stalin portava avanti la preparazione alla guerra -una preparazione estesa e diversificata- in base a scadenze da lui stesso fissate. Hitler scompigliò quei calcoli” (NAKANUNE, pag. 321)
Il capo dell’Accademia del Quartier Generale, generale d’armata S.I. Ivanov, ha scritto, assieme a un gruppo di eminenti storici sovietici, un’opera di ricerca scientifica sull’inizio della guerra. Ivanov non solo riconosce che Hitler li anticipò sferrando il suo attacco, ma addirittura quantifica l’anticipo: “il comando tedesco-fascista riuscì a battere sul tempo le nostre truppe esattamente nelle due ultime settimane prima della guerra” (Nacal’nyj period vojny, pag.212).
Nel 1968 la rivista VIZ, rivista di studi storici militari, organo del Ministero della Difesa dell’URSS, che non può essere pubblicata senza il visto del Ministro della Difesa e del Capo di Stato Maggiore (all’epoca i Marescialli dell’Unione Sovietica S.L. Sokolov e S.F. Achromeev). Quel numero di quella rivista spiegava che i preparativi di riserve di munizioni, di carburanti, viveri a ridosso dei confini servivano ad operazioni offensive. A pagina 34 della rivista in questione, c’è scritto, che “l’attacco tedesco mandò a l’aria i piani sovietici”.
“Proprio gli interessi della difesa esigono che l’Urss conduca vaste operazioni offensive sul territorio dei nemici, il che non è in alcun modo in contraddizione col carattere di una guerra difensiva”(Pravda, 9 agosto 1939).
Dunque, l’operazione Barbarossa, 22 giugno 1941, fu un passo obbligato, con la consapevolezza di una sconfitta certa, ma che avrebbe ritardato non solo l’occupazione della Germania, ma evitato -così come fu- l’occupazione di tutta l’Europa, così come pianificato da Stalin. La Germania non dichiarò guerra nessuno, dopo l’occupazione e la spartizione della Polonia fascista con l’Urss. Inghilterra e Francia dichiararono guerra alla Germania, ma non all’Urss. L’Urss occupò manu militari, parte della Finlandia, i Paesi Baltici, la Bessarabia e la Bucovina, ma ciò nonostante, Inghilterra e Francia non dichiararono guerra all’Urss. L’Urss, che secondo una strategia meticolosamente pianificata, in un primo momento aveva appoggiato la Germania, allo stesso tempo confabulava con Inghilterra e Francia, contro la Germania, e quando la Germania fu aggredita da Francia e Inghilterra a ovest dell’Europa, l’Urss avrebbe dovuto aprire il fronte dell’Est contro i tedeschi. Ma a quel punto, come asserito, spiegato e confermato da fonti sovietiche, Hitler anticipò di due settimane i russi, dando inizio alla Operazione Barbarossa, ridimensionando i piani di dominio europeo prima e mondiale dopo di Stalin!