<<la mescolanza delle genti è causa dei mali della città>> - Paradiso canto XVI – v.19 Divina Commedia – Dante Alighieri
<<Insultate perché bianche>>, <<qui è Africa>>….. https://www.corriere.it/cronache/22_giugno_05/raduno-garda-urla-bandiere-ora-torna-l-africa-minore-molestata-ho-pianto-paura-18592042-e50d-11ec-8929-c5ad2690e50c.shtml?fbclid=IwAR2JMaNN90jAlhIkpPO3m99CCsX11k2730D7_87cwDbGi9q14uB4hTQ5paQ
Di colpo, le razze sono nuovamente una realtà concreta
Pubblicato il 19 agosto 1977 sul Corriere della Sera. L'editoriale commentava una notizia di Romano Prodi ritenuta dal futuro premier del centrosinistra davvero molto preoccupante:
- a Reggio Emilia erano stati appena censiti 115 lavoratori arabi. Centoquindici, capite? Un dramma nella pacifica terra dell'aceto balsamico. Titolo della pagina: «Quando il Professore non voleva i negri». “Non aprite le porte ai negri”. Diceva proprio: «negri». E domandava: con tutti i problemi che abbiamo dobbiamo aggiungere quelli di una «difficile convivenza razziale»? E poi, ancora, insisteva: «Vogliamo proprio aprire le porte ai lavoratori stranieri» con tutti i disoccupati italiani che ci sono?
Del resto, come si sa, ognuno in gioventù ha avuto le sue debolezze. Giorgio Bocca e Alcide Degasperi pubblicavano scritti antiebraici, Fo dava la caccia ai partigiani, Ingrao diventò «poeta di Mussolini» con una composizione epica sulla bonifica delle paludi pontine: si può forse accusare Prodi per essere stato un po' razzista contro i negri? Suvvia, a parte il fatto che ci sono alti esponenti della cultura progressista che razzisti lo sono ancora oggi, e solo per via del fatto che gli che i domestici immigrati non sanno cucinare il bollito, ma poi tutto sommato cosa c'è di sbagliato in quello che dice Prodi?
In America è stato pubblicato il libro dal titolo Game Change (autori John Heilemann & Mark Halperin) , che riporta le affermazioni disprezzanti (altro che razzismo) di Bill Clinton riferendosi a Barak Obama: «Qualche anno fa questo individuo avrebbe potuto solo portarci il caffè». Dallo stesso libro si può anche leggere il pensiero dell'attuale leader democratico del Senato, Harry Reid, nei confronti dell'allora senatore Obama: «Non parla come un negro, a meno che non lo voglia».
È che dire della contrarietà al multiculturalismo e l'islam del defunto politologo Giovanni Sartori (Corriere della Sera 20 dicembre 2009) linea sposata anche da Francesco Rutelli ( Il Giornale - martedì 5 gennaio 2010)!
Detto questo ritengo doverosa una premessa, perchè ogni volta che si parla di immigrazione inevitabilmente si scade nel tanto grossolano, sommario e ideologico abusato termine/fenomeno razzismo/ razzista!
In epoche diverse i filosofi Cartesio, David Hume e Johann Gottlieb Fitche sostenevano che la realtà fosse frutto di una immaginazione collettiva, concetto contrario a quello insegnato e tramandato da altri illustri filosofi, vedi Platone, Aristotele, Socrate, Sant’Agostino, Sant’Tommaso. Questa premessa la ritengo doverosa, perché negare la varietà di “razze” umane sarebbe irrazionale (ma comodo) tanto quanto la convinzione di Hume e Cartesio in merito all’<<immaginazione collettiva>>. (Oggi potremmo parlare di gruppi etnici) L’idea di superiorità razziale (quando una razza domina o schiavizza un’altra razza giustificandosi), diverso dal concetto di varietà di razze, nasce e viene coltivato in ambienti illuministici anglosassoni: vedi risvolti storici. Tant’è, in breve, che la teoria Darwinista sostiene che solo gli organismi più forti danno continuità alla specie, e che tutto muta (mutazione non è sinonimo di adattamento) subendo il condizionamento dell’ambiente nel quale vive. E’ nell’era dei lumi che affonda le radici l’irrazionale e innaturale idea di presunte razze superiori, aiutata dalle super-coscienze storiche. Mai nella storia dell’uomo concetti di supremazia razziale hanno avuto spazio; le guerre tra popoli spesso hanno visto contrapporsi “consanguinei” e medesime confessioni religiose per motivi di stato, o meglio di potere, ma ufficialmente richiamandosi a concetti e affermazioni di civiltà più evolute, rispetto ad altre retrograde, considerate barbare. Mai nessun uomo veniva disprezzato per l’origine etnica. Solo un popolo, dall’antichità ad oggi, vanta una superiorità che oltrepassa l’aspetto razziale…….; Spesso, volutamente si confonde il razzismo con la discriminazione. Tutti possono essere vittime di discriminazione, “c'è chi si permette di giudicare chi può o non può essere presentabile in liste elettorali”, perchè la malafede dell’avversario ha posato l’onta. Manifestazioni di razzismo e di discriminazione sono esecrabili ed ignobili, sintomo di debolezza e impotenza. - “Quando Dio si è incarnato nella seconda persona ha scelto una razza, non credo che scegliendo di incarnarsi in uomo di razza bianca abbia discriminato i neri o i gialli! “.
Un’altra forma di discriminazione molto praticata in certi ambienti moralisti è lo snobismo di chi si erge a saccente censore, contraddistinto dalla presunzione tipica dei catto comunisti e neo comunisti, i quali vittime del loro stesso conformismo, escludono a priori chi non condivide o contraddice le loro “erudite” posizioni, bollandolo come ignorante, cercando di metterlo in disparte nell’atto sacro della democrazia, la discussione pubblica.
Ma questo atteggiamento non deve meravigliare, perchè si spiegano con estrema semplicità alla luce delle trame ordite in strutture/templi extra governative.
Benjamin Disraeli già (1868) primo ministro del Regno Unito, come parte in causa ebbe a dire:” Il mondo è governato da persone ben diverse da quelle immaginate da chi non conosce i retroscena”. Cosa volle dire Disraeli, lo spiega qualche tempo dopo un altro eminente massone, Paul Warburg: “ Lo si voglia o no, noi avremo un governo mondiale. La sola questione che si pone è di da sapere se tale governo mondiale sarà stabilito per consenso o per conquista. Uno tra gli strumenti più efficace per arrivare a tale fine è senza ombra di dubbio la mescolanza delle culture, delle religioni e delle razze!
Come osservava il massone Raymond Abellio, pseudonimo adottato nel dopo guerra da Georges Soulès, a firma di una produzione letteraria tutta intrisa di occultismo, astrologia e gnosi: “ la nostra epoca di mass – media trasforma la soggettività della Storia, che per lungo tempo non fu un problema che per i filosofi, vale a dire di un numero piccolo, in strumento universale per violare e plasmare la coscienza delle folle e, di conseguenza, in fattore politico essenziale e primario”.
É impressionante l'impegno profuso in questo senso dai mass – media a dalle reti televisive a livello planetario: come al solito chi paga il pifferaio sceglie la musica. Brock Chisholm, ex direttore dell'Organizzazione Mondiale della Sanità USA Magazine 12.08.1955: “ciò che in tutti i luoghi la gente deve fare è praticare la limitazione delle nascite e incentivare i matrimoni misti, e ciò in vista di creare una sola razza in un mondo unico dipendente da un'autorità centrale”.
Uno dei padri della Sinarchia europea, il massone d'alto grado Coudenhove Kalergi, fondatore della Paneuropa, che nel suo primo libro Praktischer Idealismus vaticinava: “L'uomo del futuro sarà di sangue misto. La razza futura eurasiatica-negroide, estremamente simile agli antichi egiziani, sostituirà la molteplicità dei popoli con una molteplicità di personalità”.
Il rabbino canadese Abraham Feinberg, sulla Maclean's Review, una rivista di Toronto, scrive: “ La sola soluzione ai conflitti razziali è il matrimonio misto. É dunque urgente che la legge incoraggi la mescolanza del sangue poiché il richiamo deliberato ai matrimoni interrazziali è il solo modo di accettare il processo per eliminare totalmente i pregiudizi razziali e quindi le razze separate”. Questo folle quanto innaturale sovvertimento auspicato, anzi imposto, alla civiltà europea, ma sono altri la concezione e l'insegnamento riservati alla gioventù ebraica. É eloquente quel che si è letto, a cura del National Committee for Furtherance of Jewish Education, sul New York Times: “ I matrimoni misti sono suicidio nazionale e personale. Il mezzo più sicuro per distruggere un popolo è farlo sposare al di fuori della sua fede... Uomini e donne sono certi di perdervi la loro identità. I valori ed i principi che tanto hanno contribuito alla cultura ed alla civiltà contemporanea scompariranno dalla faccia della terra. L'esperienza accumulata in tre mila anni, il ricco retaggio di un popolo, tutto ciò che è assolutamente vostro, sarà indegnamente annientato. Che pena! Che disastro! Che Vergogna!”.
Premessa doverosa per denunciare i passi da gigante che sono stati fatti dal Tempio di Satana per concretizzare il progetto etno-cida. “Adozioni, no a scelte su base razziale!” - continua: la procura della Cassazione contro le coppie che discriminano! Ebbene sì, una Coppia che decide di adottare un bambino non può sceglierlo, ma è costretto ad avere un bambino imposto. Il virtuoso principio che verrebbe calpestato nella scelta specifica di un bambino è il diritto di uguaglianza dei bambini. Uguaglianza è un termine largamente abusato, in quanto la nostra società si (de)struttura nella totale disuguaglianza! La società dittatoriale democratica che ci è stata imposta dalla plutocrazia anglo americana è estrania ai concetti di meritocrazia e carità, ma impregnata fino all'osso del concetto ideologico della predestinazione (calvinismo), dunque il termine uguaglianza ha significato solo per gli affiliati alle “Logge”, dunque ancora una volta la tanto pretesa uguaglianza di pochi, calpesta un valore inalienabile di tutti gli uomini, cioè la LIBERTà! Libertà di scegliere un bambino secondo coscienza, ragionevolezza e amore, contro la volontà assolutista ideologizzata egalitaria! Un bambino è legato ai suoi genitori, dal sangue, dallo stesso popolo la loro cultura e religione. Nell'adozione di un bambino, venuto meno il legame di sangue, per uno sviluppo sereno ed equilibrato e assolutamente necessario che non vengano a mancare i requisiti naturali restanti, ovvero stessa appartenenza etnica, culturale e religiosa! Non mi dilungo in aspetti, psicologici, pedagogici, sociologici e psichici, perché mi porterebbero lontano, rischiando di stimolare qualche solerte pubblico ministero che troverebbe opportuno applicarmi la legge Mancino ( a proposito di libertà!)!
Un uomo senza radici, senza riferimenti, senza terra, senza uno scopo nella vita diverso dal piacere e dall' accumulo di ricchezza fine a se stessa: esattamente il prototipo ricercato dai dominatori occulti (ormai non troppo occulti)! Infatti un uomo di questo tipo sarebbe un docile burattino, le cui pretese non travalicherebbero le necessità biologiche, si accontenterebbe del suo “foraggio” giornaliero e di un cantuccio dove trascorrere il tempo. Sicuramente non avrebbe in sé una forza d'animo, un forte carattere il coraggio necessario per reagire o ribellarsi ad un Sistema Totalitario, Tecnocratico e senza Dio! La civiltà del caos a spese dell'ordine e della chiarezza, della bellezza e dell'armonia che sono alla base della concezione naturale cristiana della vita. Invece, a colpi di moratorie riempiono il suolo patrio di musulmani, quando invece con falsa sfrontatezza si ergono a paladini della nostra santa religione cristiana! E che dire della ratifica de Trattato di Lisbona? Trattato che introduce le stesse logiche ultracapitaliste proprie della Bolkestein, supera la costituzione italiana, impone leggi a tutela dei "diritti" all' eutanasia ed ai matrimoni gay, con il relativo permesso di adozione di bambini. Si, reintroduce la pena di morte, condanna che potrà essere applicata in caso di "imminente minaccia di guerra se si verifichino delle rivolte civili". Lo hanno votato tradendo la Patria, i lavoratori e le libertà dei cittadini!
Che piaccia o no, a torto o ragione per unificare (altro unire) l’Italia sono state combattute tre guerre dette d’Indipendenza e in ultimo una guerra mondiale, solo in quest’ultima perirono circa 650 mila militari, 590 mila vittime civili. In ogni piazza d’Italia vi sono apposte lapidi commemorative che ricordano il sacrificio di migliaia di uomini, non donne, ma uomini, come è giusto che sia. Quegli uomini spezzarono e sacrificarono le loro giovani vite, per l’Italia, con il loro sangue resero sacro ogni centimetro della penisola.
In ogni luogo d’Italia, afro italiani reiterano quotidianamente molestie e violenze indirizzate nei confronti di donne e ragazzi “bianchi”, italiani. I nonni di questi barbari incivili hanno combattuto e sono morti per l’Italia? No! Per il motivo sopra esposto vivono nel nostro Paese come conquistatori e vedono nell’uomo “bianco” il nemico da sottomettere, magari da schiavizzare, così come ancora si usa in alcuni luoghi dell’Africa e Asia, o da eliminare. L’Italiano è impotente perché indifeso da questi vili soprusi, in quanto leggi liberticide, sono un fucile caricato, pronto a colpire qualsiasi italiano che deve difendersi e denunciare l’innaturale società multietnica, dunque non solo il danno ma anche la beffa. Perché i partiti del centro destra non abrogano la liberticida legge Mancino? Siete complici degli assalti tribali dell’ultimo dell’anno a Milano, dell’assalto di Peschiera del Garda. MOS MAIORUM, IUS SANGUINIS!
<<La convivenza con gli stranieri corrompe moltissimo i costumi dei cittadini, perché avviene necessariamente che gli stranieri, cresciuti con altre leggi e usanze, in molte cose agiscono diversamente dai costumi dei cittadini; e così, poiché i cittadini sono attirati dall’esempio a fare altrettanto, la convivenza civile viene perturbata>> san Tommaso d’Aquino, De Regimine Principum.