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L’Italia e il continente europeo sono legate tra di loro più che con ogni altra nazione del nostro continente.

Agenore, gemello di Belo, sposa Melassa da cui ebbe come figli maschi Cadmo, Cilice, Fenice, Fineo e Taso e una sola figlia Europa. Europa fu rapita da Zeus, sotto forma di toro bianchissimo. Si ricorda che, IO l’antenato di Europa fu trasformata in vacca bianca. Il mito ci informa che il bianco è il colore di Europa e di IO, il colore della razza europea. Che la fanciulla Europa sia rapita e fecondata proprio da Zeus in persona, riprende l’idea per cui l’Europa divenne una terra <<amata dagli dei>>, una terra fertile. Narra il poeta greco, Mosco di Siracusa, riferendo un altro mito di un sogno che la dea Afrodite suscitò in Europa: nel sogno la giovane vide comparire due terre, una delle quali si chiamava Asia, mentre l’altra non aveva nome. E a questa terra, Europa diede il proprio nome. Erodoto (484 – 420 a.c.) scrisse che i suoi contemporanei dividevano il mondo in tre parti: Europa, Asia e Lidia (Africa).

Europa, la terra, non doveva essere popolata dai discendenti di Agenore poiché, i fratelli non la trovarono. Il motivo più probabile era che il nome Nord Europa era sotto la morsa della neve e del ghiaccio.

I figli di Agenore popolarono zone più calde. Questi miti derivano da storie antichissime, dove spesso eventi apparentemente recenti appartengono a tempi preistorici. Dopo il rapimento di Europa, Agenore sparse i suoi figli in ogni dove affinché la ritrovassero; questa doveva essere il motivo per cui molte regioni presero il loro nome.

Europa rapita da Zeus e recata a Creta, si nasconde Erebu, alle origini, il nome che denoterà l’occidente, è accadico Erebu (“ovest”, il “rientrare del sole”): accadico urrubu (“rientrare”): il prefisso “EU” significò bruna: accadico Arpu ovvero oscuro. Oscure lo sono anche le Esperidi, parenti strette di Europa. Illuminante l’etimo Esperos, sera: letteralmente oscurarsi della terra. Latino vesper, gallico gosper, irlandese fescor (sera). Anche le Arpie derivano dall’etimo dall’accadico arpu, erpu ovvero oscuro e da erbu, erebu ovvero – sempre ancora una volta – Occidente.

Le Arpie ebbero fantastiche sedi in occidente, che per gli antichi è il regno delle tenebre, nel giardino delle Esperidi, sulle vie del mondo infero. Omero le fa dee della morte. La loro fine per mano di Borea (montagna) ci richiama ai miti collegati con motivi di luce e ombre, di oriente-occidente-settentrione… Quindi: Arpie di Occidente, vicine alle Esperidi e uccise dai figli di Borea.

Atlante, attribuito alla catena atlantica, nell’Africa del Nord Ovest, richiama chiaramente il mito delle Esperidi, l’Occidente. L’etimologia di Italia ed Etolia, la base di Atlante corrisponde all’accadico attalu, antalu, all’aramaico atalja (oscuramento del sole). La parola Italia è affine ad Aetolia, Atlas, Aithalia che è, in greco il nome antico dell’Elba.

Lo intravediamo nella lingua antichissima che ha costruito, nel II millennio a.c., quella dei rapporti diplomatici nel bacino del Mediterraneo, ed è la lingua che ha rivelato già il significato della parola Asia, da Asu (oriente); il significato di Europa da erebu (tramonto del sole). Non senza trepidazione vediamo riemergere questa parola nella forma hintial del celeberrimo specchio etrusco, ove è disegnata l’ombra, hintal, di Teresia, e torna, quasi identica nell’antico indiano. Atalu, chiarisce il nome Etolia, della regione occidentale della Grecia e chiarisce anche il nome di Atlante, che Esiodo trova ai confini della terra, fra Esperidi melodiose.